I farmaci

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Compresse, fiale, sciroppi, colliri, polveri, pomate… essenziali, inutili, con effetti indesiderati. Di quali farmaci abbiamo veramente bisogno? Sappiamo veramente come usarli? Per farmaco, o medicinale, si intende qualsiasi sostanza o associazione di sostanze con proprietà curative o protettive delle malattie.

Un farmaco, quindi, determina nel corpo cambiamenti di vario genere allo scopo di ripristinare le condizioni precedenti la malattia, come nel caso di una polmonite, o per determinare condizioni più favorevoli, come nel caso di artrosi, ipertensione o, in genere, delle malattie croniche. In breve, a seconda dei casi, un farmaco può far guarire o attenuare il disagio e le conseguenze negative della malattia.

Un buon farmaco deve rispondere a due requisiti fondamentali:
• essere efficace: in grado quindi di modificare il decorso della malattia o ridurne i sintomi;
• essere sicuro: poiché non ci sono farmaci sicuramente non dannosi in tutte le persone, un buon farmaco è quello che ha un buon rapporto tra i benefici che promette e i rischi potenziali che presenta, rischi che sono da mettere in relazione a quanto è grave la malattia che si deve curare. In tutti i casi, il farmaco migliore è quello efficace ma che presenta il minor numero di effetti indesiderati alle dosi prescritte.

Naturalmente, per essere davvero uno strumento utile qualsiasi farmaco deve essere usato in modo corretto: deve essere assunto cioè solo in caso di effettiva necessità e alle giuste dosi. Inoltre, occorre tener presente che l'utilità di un farmaco non è accertata una volta per tutte. Infatti, si possono scoprire ulteriori proprietà terapeutiche dopo che il prodotto è stato immesso sul mercato così come può accadere che l'impiego di un medicinale su popolazioni ampie di pazienti ne metta in evidenza pericolosi effetti indesiderati o ne ridimensioni l'efficacia.

Anche se in linea generale è bene consultare il medico prima di prendere qualsiasi medicinale, per disturbi comuni e meno rilevanti come un raffreddore o un mal di testa può bastare chiedere al proprio farmacista un consiglio su cosa fare o cosa prendere. In tutti i casi, non è prudente far da soli o prendere la medicina consigliata dal parente o dall'amico. Così come è sempre opportuno ricorrere al proprio medico se i sintomi persistono o si presentano di frequente.

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Cos'è un farmaco
In tutti i farmaci si distinguono due componenti, il principio attivo e gli eccipienti. Dal primo dipende l'azione curativa del farmaco mentre i secondi hanno funzioni diverse: proteggere il principio attivo, facilitarne l'assorbimento e rendere il sapore del farmaco più gradevole.
Ad ogni medicinale la sua classe
In base alla rimborsabilità del farmaco da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) i medicinali in commercio in Italia si dividono in due classi: farmaci di fascia A e farmaci di fascia B. I primi sono gratuiti, i secondi invece sono a totale carico del cittadino.
Cosa chiedere al medico
Quanto è utile un farmaco? E perché lo prendiamo? Secondo uno dei testi di Medicina rivolti alle famiglie più apprezzati e diffusi, il Manuale Merck per la salute, "l'utilità del farmaco è direttamente proporzionale alla sua sicurezza".
Data di scadenza e conservazione dei medicinali
La data di scadenza è il termine ultimo entro il quale le confezioni possono essere utilizzate e, in genere, il periodo di validità è compreso tra i 2 e i 5 anni. La data però (indicata con mese e anno) si riferisce alle confezioni integre e correttamente conservate.